NOI GENITORI GUARDANDO LO SPORT IN TELEVISIONE , DOVE VENGONO
ESASPERATI CERTI ASPETTI DELLA COMPETIZIONE, SIAMO PORTATI A NAVIGARE
IN UN MONDO VIRTUALE, DOVE LE NOSTRE RAGAZZE DEVONO VIVERE OGNI
PARTITA DI PULCINE O ESORDIENTI,COME LA FINALE AL "CAMP NOU".
IL CALCIO E' UNO SPORT EDUCATIVO, CHE INSEGNA IL RAGGIUNGIMENTO
DI UN RISULTATO ATTRAVERSO LE POTENZIALITA' DELLA SQUADRA.
BISOGNEREBBE CARICARE LE NOSTRE RAGAZZE CON UN RINFORZO POSITIVO, SENZA FRUSTRARLE, PER I RISULTATI NEGATIVI, CHE SPESSO POSSONO ARRIVARE.
ARRIVANDO PIUTTOSTO AD ELOGIARE L'IMPEGNO DELLA RAGAZZA, NEL CASO DI UNA SCONFITTA, CON UN SUO TIRO FINITO SUL PALO, PIUTTOSTO CHE ENFATIZZARE UNA VITTORIA OTTENUTA IMMERITATAMENTE.
UN ECCESSIVO CARICO DI ASPETTATIVE PUO' ADDIRITTURA ARRIVARE A PREGIUDICARE
IL RAPPORTO CON LA PROPRIA FIGLIA. LA RAGAZZINA POTREBBE PERDERE LA VOGLIA DI
GIOCARE A CALCIO PER NON DELUDERE IL PROPRIO GENITORE-TIFOSO.
L'ATTIVITA' SPORTIVA DEVE ESSERE FONDAMENTALMENTE UNO SVAGO. UNA FUGA DAI
COMPITI, DAI CELLULARI E DALLA PLAYSTATION.
IL PIACERE DI DIVERTIRSI INSIEME, DEVE ESSERE IL DOGMA PER OGNI GENITORE E NON
IL DOVERE DI VINCERE SEMPRE, COME SE FOSSE UNA SFIDA PERSONALE.
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